E’ un edificio di notevoli dimensioni (circa 2700 mq) che nacque dalla fusione di due residenze che occupavano quasi totalmente un’Insula. Gli ingressi sono da Via dell’Abbondanza e da Via Stabiana.
La casa si sviluppa intorno a due atri e tre peristili. Il nome scaturisce dal ritrovamento di una statua in bronzo di “Apollo Citarista”. La scultura è conservata al Museo Nazionale di Napoli insieme a splendide pitture e ritratti in bronzo e in marmo di personaggi famosi, tra cui quello di Marcello, nipote di Augusto e patrono di Pompei.
La proprietà, come si deduce da scritte elettorali e da graffiti, è stata della famiglia dei Popidii. La casa è attualmente destinata a deposito delle anfore spagnole, greche e africane raccolte a Pompei.
E’ un edificio di notevoli dimensioni (circa 2700 mq) che nacque dalla fusione di due residenze che occupavano quasi totalmente un’Insula. Gli ingressi sono da Via dell’Abbondanza e da Via Stabiana.
La casa si sviluppa intorno a due atri e tre peristili. Il nome scaturisce dal ritrovamento di una statua in bronzo di “Apollo Citarista”. La scultura è conservata al Museo Nazionale di Napoli insieme a splendide pitture e ritratti in bronzo e in marmo di personaggi famosi, tra cui quello di Marcello, nipote di Augusto e patrono di Pompei.
La proprietà, come si deduce da scritte elettorali e da graffiti, è stata della famiglia dei Popidii. La casa è attualmente destinata a deposito delle anfore spagnole, greche e africane raccolte a Pompei.