Questa grande casa del II secolo a.C., ristrutturata in età imperiale, si apre su via di Nola ed è composta da doppio Atrio tuscanico e Peristilio a doppio ordine nel lato anteriore. E’ cosi chiamata perché la sua scoperta si ebbe nel 1879, ricorrenza del diciottesimo centenario dell’eruzione che seppellì Pompei.
E’ suddivisa in due quartieri: padronale e servile, quest’ultimo con ingresso indipendente su un vicolo laterale. Non manca la terma privata con piscina. Da osservare il grande ninfeo con fontana collocato sul fondo del Peristilio e il cubicolo della zona orientale della casa dove sono raffigurate due scene erotiche ben dettagliate.
Proviene dal Larario dell’Atrio secondario il celebre Affresco (ora al Museo Nazionale di Napoli) che ritrae il Vesuvio ricco di boschi e coltivazioni di vite.
Questa grande casa del II secolo a.C., ristrutturata in età imperiale, si apre su via di Nola ed è composta da doppio Atrio tuscanico e Peristilio a doppio ordine nel lato anteriore. E’ cosi chiamata perché la sua scoperta si ebbe nel 1879, ricorrenza del diciottesimo centenario dell’eruzione che seppellì Pompei.
E’ suddivisa in due quartieri: padronale e servile, quest’ultimo con ingresso indipendente su un vicolo laterale. Non manca la terma privata con piscina. Da osservare il grande ninfeo con fontana collocato sul fondo del Peristilio e il cubicolo della zona orientale della casa dove sono raffigurate due scene erotiche ben dettagliate.
Proviene dal Larario dell’Atrio secondario il celebre Affresco (ora al Museo Nazionale di Napoli) che ritrae il Vesuvio ricco di boschi e coltivazioni di vite.
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