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Villa di Diomede

Regio VI   Insula

Fuori città, dopo Porta Ercolano, sorge questa lussuosa villa. Dalla via dei Sepolcri si accedeva direttamente al Peristilio con 14 colonne, intorno al quale si articolavano le varie zone abitative della casa.

In un’area triangolare ricavata tra la strada e il Peristilio vi era il quartiere termale, mentre sul lato opposto era il salone triclinare con vista sul golfo di Napoli e sul vasto giardino sottostante. Questo aveva al centro un triclinio all’aperto e una piscina, ed era circondato da una galleria coperta (Criptoportico).

In questo luogo cercarono invano scampo sia il padrone di casa con il suo “tesoro” di 1356 sesterzi, che altre 18 persone, in prevalenza donne ingioiellate, i cui resti furono recuperati durante lo scavo della villa tra il 1771 e il 1774.

Ricostruzione del giardino e sullo sfondo la sagoma della penisola sorrentina e dell?isola di Capri
Il criptoportico
Veduta del triclinio estivo e della piscina
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