La porta era certamente una delle più importanti della città. Da qui entravano i carri provenienti dal porto e transitavano tutti i traffici commerciali che avevano come direzione Napoli. La porta veniva anche chiamata porta Salis, cioè porta del sale, poiché in questa direzione, forse sul litorale, nelle aree intorno alla foce del Sarno, vi erano le “saline d’Ercole”.
Attraversata Porta Ercolano si giunge su via dei Sepolcri lungo la quale furono edificate le tombe databili tra la fondazione della colonia (80 a.C.) e la fine della città. La tipologia più diffusa riguarda le tombe ad edicola, ad esedra, quelle con recinto ed altare su podio. Non mancano edifici funerari di stile monumentale con sedili per i parenti dei defunti, come quella di Marco Cerrino Restituto.