menu
logo planet pompeii
profile
Comprimi il riquadro laterale

Necropoli di Porta Nocera

Regio II   Insula 19

Oltre la Porta Nocera è stato scavato un tratto di 250 metri di strada, fiancheggiante le mura, lungo la quale si sviluppava una necropoli, dove sono visibili numerosi sepolcri.

Monumentale è la tomba ad esedra della sacerdotessa di Venere, Eumachia, a cui era dedicato l’omonimo edificio nel Foro. Più avanti vi è la Tomba dei Flavi, che ha 8 nicchie sopra la porta ed altre 6 ai lati, alcune delle quali recano busti in tufo ed alcune iscrizioni.

Interessanti alcune tombe ad alto podio, tra cui quella del colono sillano Marcus Octavius, che reca quattro nicchie in facciata, e quella di Publius Vesonius Phileros, particolarmente interessante per una lunga iscrizione posta al centro del podio.

In essa Vesonius si lamenta di aver subìto da un amico un’ingiusta accusa. “Passeggero fermati un poco – si legge – se non ti reca disturbo, e sappi da cosa ti devi guardare. Costui, il cui nome è qui iscritto, che speravo mi fosse amico, mi accusò falsamente. In giudizio, per grazia degli dèi e per la mia innocenza fui liberato da ogni molestia. Chi mi ha diffamato possa essere respinto dagli dèi penati e da quelli dell’aldilà”.

Oltre la Porta Nocera è stato scavato un tratto di 250 metri di strada, fiancheggiante le mura, lungo la quale si sviluppava una necropoli, dove sono visibili numerosi sepolcri.

Monumentale è la tomba ad esedra della sacerdotessa di Venere, Eumachia, a cui era dedicato l’omonimo edificio nel Foro. Più avanti vi è la Tomba dei Flavi, che ha 8 nicchie sopra la porta ed altre 6 ai lati, alcune delle quali recano busti in tufo ed alcune iscrizioni.

Interessanti alcune tombe ad alto podio, tra cui quella del colono sillano Marcus Octavius, che reca quattro nicchie in facciata, e quella di Publius Vesonius Phileros, particolarmente interessante per una lunga iscrizione posta al centro del podio.

In essa Vesonius si lamenta di aver subìto da un amico un’ingiusta accusa. “Passeggero fermati un poco – si legge – se non ti reca disturbo, e sappi da cosa ti devi guardare. Costui, il cui nome è qui iscritto, che speravo mi fosse amico, mi accusò falsamente. In giudizio, per grazia degli dèi e per la mia innocenza fui liberato da ogni molestia. Chi mi ha diffamato possa essere respinto dagli dèi penati e da quelli dell’aldilà”.

Comprimi il riquadro laterale
CHIUDI